Digital transformation, Green transition

Tecnologie sostenibili per la depurazione dell’acqua
Il progetto ATOS (Advanced technologies from upcycled wastes for on-site monitoring and remediation of natural waters and marine sediments in coastal environment) mira allo sviluppo di tecnologie e materiali per la bonifica delle acque, rispondendo in maniera concreta alla crisi ambientale nelle aree costiere.
L’obiettivo è quello di sfruttare materiali assorbenti derivati da rifiuti industriali plastici, validati per il trattamento delle acque potabili e forniti dal CNR-ICB, per l’assorbimento di metalli e contaminanti di natura organica grazie a una combinazione di zeoliti, criogel e microrganismi.
Attraverso dei prototipi di cartucce personalizzate, realizzate con un sistema che ne permette un uso prolungato, ATOS sarà testato integrato in un sistema portatile (PS) che verrà installato in siti a Taranto, una città fortemente industrializzata e considerata ad alto rischio ambientale. Questo sistema consentirà sia il monitoraggio sia la rimozione di contaminanti, con l’obiettivo finale di riutilizzare le acque trattate per l’agricoltura e l’acquacoltura.
Tramite i risultati della rimozione di contaminanti effettuati a Taranto, sarà possibile applicare il sistema nei siti presenti all’interno della regione Emilia-Romagna, per implementare la bonifica delle acque da metalli e contaminanti e il successivo riutilizzo nel settore agricolo.
All’interno di questo processo di lavorazione del prototipo ATOS, il CNR-ISOF si occuperà di gestire il material tailoring, la validazione e l’assestamento dei componenti per la costruzione del prototipo ATOS.
Il laboratorio MISTER Smart Innovation si concentrerà sull’uso di diversi tipi di cartucce, a partire da quelle disponibili in commercio, da adattare per ospitare i materiali granulari più performanti, al fine di creare un sistema portatile per il filtraggio dell’acqua.
UNIFE svilupperà delle membrane ad alta longevità basate su zeoliti e ossido di grafene ridotto (rGO), in grado di resistere sotto elevate pressioni dell’acqua, per rendere efficaci la rimozione di sali e cationi di metalli pesanti presenti nei siti idrici.
Il processo di installazione del prototipo nei siti idrici indicati e la successiva validazione sul campo delle prestazioni del prototipo ATOS sarà gestito da CNR-IRSA, mentre UNIBO lavorerà sulla valutazione della sostenibilità di soluzioni innovative per l’economia circolare e blu, e sulla valorizzazione di rifiuti e acque reflue e del successivo riuso e riciclo dei materiali assorbiti.
Le informazioni raccolte, combinate con i risultati di questo progetto, possono essere utilizzate in futuro per un ulteriore sviluppo del sistema attuale e per un ulteriore utilizzo nel settore dell’acquacoltura.
ATOS è un progetto finanziato da ECOSISTER, coordinato dal consorzio interdisciplinare del CNR (ISOF, ICB, IRSA), UniBo, UniFe e Mister Smart Innovation, approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, finanziato da Unione Europea “Next Generation EU” e Italia Domani “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.