Green transition
LCA per analizzare gli impatti ambientali
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 (ONU, 2015) e la politica prioritaria del Green Deal europeo stanno spingendo i vari Paesi ad adottare strategie politiche, economiche e sociali finalizzate sostenibilità globale.
In particolare, l’attenzione è rivolta ai problemi ambientali e ai cambiamenti climatici, che minacciano severamente la conservazione della biodiversità sia in Europa che nel resto del mondo.
In quest’ottica, l’UE sta investendo affinché tutti gli Stati Membri possano intraprendere azioni in grado di impattare in modo positivo sull’ambiente.
In questo contesto, le aziende possono avere un ruolo fondamentale e fare da drivers nell’implementare processi che possano essere effettivamente ecosostenibili.
L’ecosostenibilità di un processo o di un prodotto può essere dimostrata attraverso uno strumento di misurazione: il Life Cycle Assesment (LCA) è una metodologia standardizzata utilizzata per valutare, quantificare e classificare i potenziali impatti ambientali associati a un prodotto, un processo o un sistema, prendendo in considerazione il suo intero ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime al fine vita.
L’LCA è quindi un metodo che può indirizzare un processo di qualsiasi tipo verso un sistema di economia circolare, con lo scopo di minimizzare la quantità di rifiuti e massimizzare il riciclo/riuso.
Lo studio di LCA in conformità alle serie di norme ISO 14040 prevede quattro fasi:
- definizione degli obiettivi e del contesto;
- analisi dell’inventario o LCI (Life Cycle Inventory);
- valutazione dell’impatto ambientale o LCIA (Life Cycle Impact Assesment);
- interpretazione dei risultati.
Schema delle fasi di uno studio LCA (Fonte: ILCD Handbook International Reference Life Cycle Data System, European Commission Joint Research Centre Institute for Environment and Sustainability).