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Eco-design: 5 esempi di eliminazione e packaging sostenibile

Come si possono eliminare dal packaging quei componenti ritenuti non utili alla funzione dell’imballaggio per generare meno rifiuti? Ci viene in soccorso l’eco-design! 

5 SOLUZIONI DI ECO-DESIGN ADOTTATE DA DIVERSE AZIENDE LEADER NEL LORO SETTORE

In un nostro precedente articolo abbiamo spiegato l’importanza della ri-progettazione (re-design) del prodotto e del suo packaging per raggiungere la eco-sostenibilità. L’eco-design rappresenta un passo fondamentale per ridurre le tonnellate di rifiuti generati dall’industria del packaging. Come spiegato precedentemente esistono essenzialmente tre diverse strategie di eco-design (eliminazione, riciclo e riuso) che possono essere impiegate o singolarmente o in combinazione al fine di lanciare nel mercato un prodotto il cui imballaggio abbia un minore impatto ambientale.

Illustriamo adesso alcuni esempi pratici di eliminazione dal packaging di elementi o accessori che non sono davvero utili e funzionali nell’imballaggio, soluzioni di eco-design adottate a livello globale da diverse multinazionali leader nel loro settore.

1) L’OCCITANE EN PROVANCE: eliminazione delle pellicole di plastica

La nota azienda francese di cosmetici e prodotti per la cura della persona ha avviato un progetto che prevede entro il 2022 l’eliminazione della pellicola di plastica trasparente dalle confezioni in scatola di tutti i prodotti commercializzati con il proprio marchio. Secondo le previsioni aziendali, una volta che le modifiche saranno state estese a tutti i prodotti, la riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda sarà pari all’eliminazione di circa 8 tonnellate di film in plastica all’anno.

2) CARLSBERG: confezione a scatto

L’azienda ha sviluppato una tecnologia innovativa basata su un sistema collante in grado di tenere insieme da quattro ad otto lattine di alluminio. I benefici per l’ambiente sono dovuti innanzitutto all’eliminazione diretta sia degli anelli in plastica che solitamente sono presenti attorno alle lattine e che servono a tenerle insieme in un’unica confezione, sia dell’involucro in film plastico che le avvolge. Inoltre, un ulteriore beneficio per l’ambiente è dato dalla colla che è stata sviluppata in modo da essere compatibile col sistema di riciclo dell’alluminio. Il prodotto è attualmente disponibile in diversi mercati.

3) AMAZON: riduzione dei componenti di imballaggio

Amazon ha avviato un programma di confezionamento che sfida le aziende interessate all’e-commerce a ri-progettare il packaging dei loro prodotti in modo da ridurre il numero dei componenti non funzionali e dal forte impatto ambientale, senza però rinunciare alle qualità che rendono il packaging performante.

I vantaggi di questo progetto sono sia economici sia ambientali.

Economici perché l’alleggerimento dell’imballaggio riduce i costi del materiale e le spese di spedizione e trasporto. Inoltre, risulta una strategia abbastanza conveniente anche per il cliente che si trova di fronte ad un prodotto più leggero, facile da aprire e con meno materiale di imballaggio da immagazzinare e smaltire.

Dal punto di vista ambientale, il programma di Amazon prevede l’eliminazione dell’inscatolamento secondario e il “riempimento di riempimento”, custodie in plastica rigida a conchiglia, legature in plastica e fascette. Dal 2015, Amazon ha ridotto il peso degli imballaggi per spedizione del 33% ed ha eliminato oltre 910.000 tonnellate di materiale di imballaggio, l’equivalente di 1,6 miliardi di scatole di spedizione. Il programma è operativo dal 2008 e comprende oltre 2 milioni di prodotti.

4) Signode: LOCK-n-POP

Signode ha sviluppato e realizzato uno spray adesivo per alimenti in grado di fissare uno strato di scatole o sacchi posti su un pallet allo strato di scatole o sacchi sottostante. La colla adesiva è stata studiata in modo da impedire ai prodotti confezionati di scivolare l’uno sull’altro, ma al tempo stesso consente di separarli con relativa facilità. Inoltre, le superfici dell’imballaggio non risultano appiccicose in seguito alla separazione.

I benefici in termini di sostenibilità sono dati dalla eliminazione o riduzione dell’involucro di plastica del pallet. Ad esempio, utilizzando LOCK-n-POP è possibile ridurre la quantità totale di rifiuti solidi prodotti da 10.000 pallet da 5 metri cubi a 0,03 metri cubi.

Un ulteriore beneficio è legato alle emissioni di carbonio che, secondo l’azienda, possono essere ridotte da sette a otto volte rispetto al rivestimento per pallet.

5) MONOSOL: film dissolvibili

I film che si dissolvono in acqua sviluppati da MonoSol trovano molte e diverse applicazioni che vanno dai prodotti per la cura della casa e della persona (ad esempio i detersivi per la lavatrice e la lavastoviglie) agli alimenti (ad esempio pacchetti monodose di integratori alimentari, caffè solubile, spezie predosate per catering e ristoranti).

I vantaggi di questo tipo di packaging sono molteplici.

Dal punto di vista commerciale, la convenienza da parte del cliente sta nel non dover scartare o misurare i prodotti, che si riflettono in un risparmio di tempo e meno materiale da smaltire.

I prodotti possono inoltre risultare più sicuri in quanto la presenza del film può, ad esempio, ridurre il contatto dell’utilizzatore con sostanze chimiche aggressive, fertilizzanti agricoli, pesticidi o materiali infettivi ospedalieri. Le pellicole forniscono barriere contro gas, odori e olio, in più la temperatura a cui si dissolvono può essere controllata in base alla progettazione.

Dal punto di vista ambientale, questo tipo di packaging riduce la quantità di rifiuti da imballaggio poiché può eliminare articoli monouso come bustine, bottiglie, sacchetti o pellicole protettive in plastica. Infine i film sviluppati da MonoSol non contaminano i processi di riciclo della plastica o della carta.

I film dissolvibili MonoSol per il detersivo per stoviglie sono utilizzati dai marchi leader mondiali. L’azienda negli ultimi anni sta espandendo la produzione in risposta alla continua domanda globale con sei stabilimenti situati negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Giappone. Un settimo impianto è in costruzione in Polonia. MonoSol oggi collabora con quasi tutti i principali fornitori di beni di consumo confezionati e di marchi privati, in primis P&G.

Anna Sagnella

Foto di imordaf da Pixabay

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